UN PO’ DI STORIA…

Vi siete mai soffermati a pensare a come “la facevano” gli antichi?

A come vivevano l’utilizzo del bagno e se esisteva veramente un posto dedicato? 

Non è difficile pensare che nella preistoria la natura fosse il luogo perfetto in cui lasciarsi andare. Non c’erano sicuramente freni inibitori o mal costume che portassero un uomo delle caverne a farsi problemi su dove fare i propri bisogni. Naturalmente la vita media era decisamente inferiore così come le malattie e lo stile di vita.

Fortunatamente nel corso dei secoli l’ingegno dell’uomo ci ha portato a diverse comodità tra cui anche il gabinetto, ma non è sempre stato così…

Com’era dunque “la vita da bagno” nell’antichità? 

All’inizio il gabinetto era solo un semplice buco nel terreno così come si fa ancora oggi in alcune tribù indigene o nei campi scout più rudimentali, poi è evoluto utilizzando materiali più resistenti e ingegni per lo scarico.

Uno dei water più antichi risale al 2000 a.c. ritrovato nel Palazzo di Cnosso. Era composto da legno e terracotta con canale di scolo che finiva nel fiume. Non male per i tempi!

Il primo mezzo con cui espletare i propri bisogni senza dover per forza andare all’aperto sono senza dubbio i vasi da notte, utilizzati nell’antica Grecia a partire dal VI secolo a.c., una tecnica che in realtà si utilizza ancora oggi nei paesi in cui non c’è l’acqua corrente o per le persone allettate.

Nei tempi antichi, non essendoci sistemi di scarico come ai giorni nostri, dove gettavano i contenuti dei vasi da notte?

Beh, dalla finestra! Non era difficile passeggiare per le strade antiche e venire presi in pieno da un’ondata di urina o ancora peggio di qualcos’altro.

Questo era un problema molto comune nelle popolazioni antiche, non solo perché ricevere escrementi in faccia non sia molto piacevole, ma anche per il cattivo odore e l’ambiente malsano che creavano queste condizioni di vita, sopratutto nelle classi più povere della popolazione che non potevano di certo permettersi i lussi del palazzo di Cnosso.

Fin dall’antichità, quindi, si è sempre cercata una soluzione.

L’esempio più innovativo lo troviamo negli antichi bagni pubblici romani. 

Nell’antichità, Roma vantava 144 latrine, alcune delle quali sono visibili ancora oggi. A parte qualche casistica di bagni privati ritrovati nelle case dei più ricchi generalmente i bagni erano tutti in comune con sedute in pietra una al fianco dell’altra dove condividere un profumato momento di socialità.

Di fronte alle sedute c’era poi un piccolo canale con l’acqua in cui intingere il tersorium, l’antica carta igienica romana che consisteva in una spugna attaccata a un bastone di legno con cui lavarsi e non era sicuramente usa e getta!

L’usanza delle latrine pubbliche si perse poi con l’arrivo del Medioevo e in particolare del Cristianesimo che non vedeva di buon occhio l’utilizzo dei bagni pubblici visti come luoghi ambigui e di perdizione.

Perfino l’acqua in quel periodo era mal vista. Ci si lavava pochissimo se non addirittura mai in quanto l’acqua era considerata qualcosa di peccaminoso e addirittura nocivo in quanto secondo le credenze del tempo apriva i pori della pelle favorendo malattie e infezioni.

Nel Medioevo si passa quindi a qualcosa di più privato che consisteva in nicchie ricavate nel muro che uscivano verso l’esterno del castello dove rinchiudersi e rilasciare i propri bisogni nel terreno circostante.

Occhio quindi a passarci sotto!

Il primo esempio di water vero e proprio dotato di scarico lo troviamo nel 1596 ideato da John Harington di Londra, cugino della Regina Elisabetta I.

L’idea venne però accantonata e ripresa solo nel 1700 da Cummings, un mastro orologiaio che aggiustò l’idea di Harington iniziale dando il via a una serie di prototipi sempre più innovativi che portarono alla realizzazione di un water vero e proprio come lo conosciamo noi oggi verso metà ‘800.

La svolta è stata sicuramente il sistema fognario che ha permesso a questa tecnologia di evolvere fino ai giorni nostri, rendendo il momento della pupù sempre più piacevole e privato.

Dalla natura allo spazio

Se potessimo parlare con i nostri antenati rimarrebbero increduli nel vedere i più moderni WC, anzi probabilmente qualcuno ne sarebbe addirittura disgustato. 

Possono essere delle vere e proprie oasi di relax o possono essere oggetti di design dalle forme più strane e particolari, alcuni addirittura associati a luci colorate e musica.

Al giorno d’oggi la si può addirittura fare in cielo a brodo di un aeroplano o ancora più su oltre l’atmosfera, in una nave spaziale.

Il bagno ormai è diventato immancabile in ogni casa, una comodità per godersi una meritata pausa e un’ottima norma igienica che evita maleodoranti olezzi in giro per le strade. 

LA STORIA PUO’ ESSERE DAVVERO SORPRENDETE!

Noi, intanto che il bagno evolve, continuiamo con la nostra azione antipuzza!

Poo-Pourri